Archeologia dello Stretto: la lezione alla De Nava

Proseguono gli incontri Anassilaos tra Sicilia, Magna Grecia e Oriente. Oggi pomeriggio la lezione di Rossella Agostino sull’archeologia dello Stretto in biblioteca

Archeologia dello Stretto

Proseguono gli incontri culturali promossi dall’Associazione Anassilaos, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale e la Biblioteca Pietro De Nava, nell’ambito del ciclo “Nuovi orizzonti della ricerca tra Sicilia, Magna Grecia e Oriente”. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Reggio Calabria e sostenuta dal Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina, dalla Sezione Ibico Reggio Calabria dell’AICC e dal Liceo Classico “Tommaso Campanella”, è dedicata alla memoria di due illustri docenti: Rosetta Neto e Ugo Martino.

Dopo gli approfondimenti sulla città siceliota di Gela con la Prof.ssa Grazia Vera Spagnolo e su Sibari arcaica con il Prof. Fabrizio Mollo, è ora la volta dell’archeologia dello Stretto di Messina.

L’appuntamento è fissato per oggi giovedì 12 giugno alle ore 17:00, presso la Sala Giuffrè della Biblioteca Civica. Protagonista sarà la Dott.ssa Rossella Agostino, archeologa ed ex Direttrice del Museo Nazionale di Locri, con una conferenza dal titolo:
“La ricerca archeologica nell’area dello Stretto”.

Il tema, di grande rilevanza per la comunità reggina, mette in luce la centralità di quest’area nello studio delle antiche civiltà e sottolinea l’importanza della tutela e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico locale. La zona dello Stretto, intesa come un’ampia fascia che dal litorale si estende fino ai primi rilievi dell’Aspromonte e al versante ionico, si conferma un territorio chiave per la ricostruzione storica dell’estremo lembo tirrenico della Calabria.

Le evidenze archeologiche raccolte documentano una frequentazione pressoché ininterrotta sin dalla preistoria e uno stretto legame culturale con la Sicilia occidentale, con particolare attenzione al periodo compreso tra il IV e il I secolo a.C.

L’incontro rappresenta un’occasione imperdibile per studiosi, appassionati e cittadini interessati a riscoprire le radici più antiche della nostra storia.

Share via