Banca Etica a Reggio Calabria: la finanza che fa la differenza
Lunedì l’inaugurazione ufficiale della filiale regionale di Banca Etica in Calabria in via Aschenez. Intervista alla presidente Anna Fasano, alla consigliera di amministrazione Marina Galati e al prof Tonino Perna, storico presidente del Comitato etico della banca
La mia banca è differente. Così recitava un noto spot pubblicitario. E se si pensa alla Banca Etica la differenza salta subito all’occhio, perché parliamo di una realtà diversa, che opera, appunto, eticamente. Cosa significa? Secondo dei criteri di valore, che vanno oltre il risparmio, il denaro e gli investimenti e che non danneggiano diritti, persone e ambiente, lottando contro i finanziamenti agli armamenti e muovendosi sempre in base alla massima trasparenza.
Lunedì 5 maggio, questa realtà ha inaugurato la propria filiale, la ventiduesima in tutta Italia e l’unica in tutta la Calabria, nella centralissima via Aschenez di Reggio Calabria.
Presenti i vertici nazionali dell’istituto, tra cui la presidente Anna Fasano, la consigliera Marina Galati e il prof Tonino Perna, nella qualità di storico presidente del Comitato etico della banca, che hanno spiegato ai microfoni di Cult cos’è, come opera e cosa significa avere una Banca Etica nella nostra città.
Perché Banca Etica è differente?

Anna Fasano
“Banca Etica è una banca cooperativa, quindi, coloro che diventano soci della banca sono anche proprietari. Ciò per incentivare l’azionariato popolare, in modo tale che tutti facciano parte delle scelte che la banca farà.
Banca Etica, inoltre, è una banca trasparente perché pubblica tutti i suoi finanziamenti sul sito per sapere dove vanno i nostri soldi da risparmiatori e eroga finanziamenti e investimenti solo ed esclusivamente a realtà – società, organizzazioni, associazioni, cooperative – che operano in modo tale da creare impatto sociale, ambientale e positivo, in modo che coloro che richiedono delle risorse alla banca abbiano gli stessi valori e rispettino gli stessi criteri. Scegliere la nostra banca significa scegliere ciò che non danneggia l’ambiente, non danneggia le persone, i diritti delle persone lavoratrici, tutto ciò che riguarda lo stare bene anche nella comunità” dichiara a Cult la presidente di Banca Etica, Anna Fasano.
E soprattutto “una delle nostre lotte più importanti è proprio quella contro non solo il riarmo in generale ma anche al destinare le risorse e a tutti i piani che in questo momento l’Europa propone per il riarmo. Da sempre diciamo a gran voce che bisogna riconsegnare la scelta ai risparmiatori: chi ritiene di investire negli war bond lo faccia ma non è possibile che un risparmiatore aderisca a un fondo pensione, finanziando senza neanche saperlo, con i propri titoli investimenti in armi” aggiunge la Fasano.
E punta su un altro dei tratti distintivi della banca, “l’educazione finanziaria che proponiamo a tutte e tutti, che dovrebbe nascere da piccoli nelle scuole e che permette e consegna questa rinnovata libertà, alle persone, di decidere cosa fare con i propri soldi”.
Cosa cambia per i risparmiatori?

Marina Galati
“La Banca Etica si sceglie perché nella vita si fanno delle scelte. Se noi pensiamo che ogni giorno facciamo delle scelte valoriali, queste scelte non possono essere solo per alcune cose, valgono anche nel mondo della finanza, del denaro, dell’uso dei soldi. Se si vuole in qualche modo continuare a portare avanti i propri valori bisogna farlo anche con la gestione dei risparmi” conferma la Consigliera d’Amministrazione di Banca Etica, Marina Galati. Il riferimento è chiaramente alla lotta contro i finanziamenti delle armi. “Banca Etica ha sempre stabilito come criterio chiaro il limite al finanziamento di nessuna delle aziende che producono armi” chiosa, infatti, la Galati.
Una filiale a Reggio Calabria, possiamo definirla una scelta coraggiosa?
“È una scelta sfidante, diciamo in controtendenza col sistema bancario che sta chiudendo gli sportelli ovunque e anche in Calabria, proprio perché l’esclusione finanziaria, intesa sia come difficoltà di avere servizi bancari, sia l’accesso al credito, nella regione è molto forte. Un’esclusione che si fa ancora più marcata verso alcune fasce, come migranti, donne e in generale coloro che hanno una fragilità, che sono proprio tagliati fuori” aggiunge la presidente Fasano.
“La Calabria è la regione che ha il più alto livello di esclusione finanziaria. Pensi – conferma la Galati – che negli ultimi 5 anni ci sono stati ben 91 sportelli chiusi. Aprire un nuovo sportello è proprio un segno ben preciso di voler lavorare verso qualsiasi forma di esclusione finanziaria, certo con le nostre possibilità, ma ci sono azioni concrete che si possono fare e il mondo si può cambiare a partire da queste azioni”.
“Laddove c’è esclusione finanziaria, la finanza etica deve intervenire – rincara la Fasano – quindi in controtendenza rispetto ai piani di sviluppo del mondo bancario da una parte e dall’altra perché essere finanza etica non è solo fare i buoni finanziamenti ma è lottare per i diritti. E la Calabria in questo momento necessita di questo sul tema dell’abitare, della salute, dei migranti. Vanno alimentati – conclude – tutti quei luoghi economici che necessitano di risorse e che possono veramente fare la differenza. Lì noi ci siamo sempre”.
Perna: “L’unica banca controcorrente”
“Ho sempre sperato che si aprisse questa filiale a Reggio – afferma il prof Tonino Perna, nella qualità di storico presidente del Comitato etico della banca – e ne sono molto contento perché Banca Etica ha una funzione sociale notevole soprattutto in questo periodo e nei mesi e negli anni successivi dove purtroppo la crisi finanziaria si farà sentire sempre di più”. Soprattutto, sottolinea Perna, “in controtendenza, in un momento in cui le altre banche stanno chiudendo le filiali perché tendono a scaricare sul consumatore tutte le operazioni, portando tutto online, mettendo in difficoltà le persone anziane e diciamo analfabete dal punto di vista digitale”. Infine, rileva Perna, “e non è da poco, Banca Etica è l’unica banca italiana che rispetto a quello che sono i risparmi, cioè l’entrata di capitali, spende molto di più al Sud, mentre le altre banche utilizzano i nostri risparmi per portarli altrove”.
L’inaugurazione ufficiale
L’inaugurazione della ventiduesima filiale d’Italia si è svolta alla presenza dei vertici dell’istituto e dei rappresentanti delle istituzioni.
Dopo l’incontro pubblico, presso la sala convegni dell’Hotel Medinblu, con gli interventi della presidente Anna Fasano, del direttore generale Nazzareno Gabrielli, della consigliera Marina Galati, di Don Giacomo Panizza della comunità Progetto Sud, moderati dal vicereferente soci di Banca Etica Area Sud, Pasquale Neri, si è assistito alla consegna del premio Tommaso Marino 2025.
Il premio è stato consegnato dal prof. Tonino Perna a Francesco Piobbichi Responsabile del Progetto Mediterranean Hope-Rosarno e sarà utilizzato per il sostegno a progetti di persone migranti ospiti dell’ostello sociale Dambe So, nella piana di Gioia Tauro.

Foto di Marco Costantino
L’evento è proseguito presso i locali della nuova filiale in via Aschenez 46 con il momento ufficiale dell’inaugurazione e della Sala Soci intitolata ad Emma Leone e Tommaso Marino, storiche figure che hanno contribuito alla nascita di Banca Etica in Calabria.

Foto di Marco Costantino
In seguito, presso il parco dell’area sacra Griso Laboccetta, di fronte alla filiale, un momento di condivisione e convivialità con intermezzi musicali a cura dell’associazione Capitolo 24.