C’eravamo tanto amati è la rubrica di Antonio Calabrò che parte dal cinema per spaziare su vari orizzonti. Insomma, racconta storie. Storie gloriose (a volte no ma pur sempre storie) su Reggio e la sua gente…
Settembre 1971. Il vecchio pescatore aveva da poco messo la barca in acqua, e remando con vigore aveva
[...]Il cielo atterra a Piazza Indipendenza e Reggio Calabria, per una notte, sarà la Broadway d’Italia. Il
[...]Forza apriamo argomenti a casaccio, e poi tuffiamoci nella mischia, ‘ngiuriamundi i tutti i maneri, facimu
[...]Dopo cene e pranzi pantagruelici, il Natale era soprattutto riunirsi attorno ad un tavolo e giocare: su
[...]La prima regola del Natale era “siate più buoni”, che sintetizzava, in modo efficace, i motivi autentici
[...]Sono anche gli oggetti di uso comune a tracciare le linee della storia, oggetti che sembravano eterni ed
[...]Per i giovani reggini fino a trenta anni fa corteggiare era un dovere, oltre che un diritto. La mattina prima
[...]A Reggio ormai si vive di bon ton. Le gentilezze fioccano ovunque, è tutto uno svenevole e languido donarsi
[...]Quando eri invitato ad una Festa “in casa”, non dormivi più da una settimana prima, o almeno impiegavi
[...]Reggio, sempre beatamente distesa sullo Stretto come una Olympia di Manet con i reumatismi e le vene
[...]Gli anni ’70 erano all’ultimo giro e tra disastri collettivi e individuali, violenza, sogni, ingenuità,
[...]Giuseppe Spagnolo e Consolato Polimeni erano imbarcati sull’incrociatore Pola fin dall’inizio della
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