C’eravamo tanto amati: duplice morale

La morale è come il mare dello Stretto, dove le correnti stagionali fanno il bello e il cattivo tempo e le cose si guardano a volte in un modo, a volte in un altro...

duplice morale

Mi sono posto un problema: ma cosa vuol dire “bene immorale”?

La domanda andrebbe affrontata da menti più capaci della mia, perché apre un abisso di speculazioni filosofiche; pone al centro dell’attenzione l’eterna domanda su cosa siano il bene e il male presupponendo sempre che immorale sia la connotazione evidente di quest’ultimo, o forse una sua forma primigenia.

Ma se si volesse andare oltre, se si valutassero i “beni” nella loro forma statica, cosa potrebbe essere definito bene “immorale”?

Una pistola, si potrebbe rispondere.

Ma se venisse acquistata da un collezionista, o da un set cinematografico, se venisse destinata ad uso diverso da ciò per cui esiste, cioè, sparare, allora sarebbe valida l’opzione della sua “immoralità”?

O anche una bottiglia di birra. A furia di berne si diventa alcolisti. Ma se venisse usata come fermaporta? Oppure per fare la conserva di pomodoro?

O una partita di droga. La droga uccide. E se venisse usata come topicida?

Pagare una prostituta è immorale, certo. E se uno ne ha bisogno, perché ad esempio glielo prescrive l’analista? E se lui prova che non paga, ma quei soldi li regala in cambio di affetto, come devono risultare spesi quei soldi?

Diventerà immorale anche fare regali?

E, nello stesso tempo, cosa è una spesa morale?

Mangiare, certo.

Sbafarsi dodici Hamburger con una lista d’ingredienti lunga un foglio protocollo è un esempio di moralità? O c’è un limite, tipo che se ne mangi uno va bene, due a volte, da tre in su scatta la zona immorale?

E se compri le banane con intenti gastronomici e poi invece le usi in modo diverso, che situazione è? Morale o immorale? Le banane è risaputo andrebbero bene per ogni scopo, ma si sa che alcune pratiche, per quanto diffuse, siano bandite dai moralisti di questa sozza società.

Comprare un disco, un film, un libro, è morale o no?

Si dovrebbe dire certo che sì, ed in effetti è così, anche se il disco è di musica trap, il libro di Licio Gelli e il film di Cicciolina.

Ma sempre quelli, i moralisti di questa deviata società, è da secoli che ci propinano perle di saggezza su rettitudine e censura.

La morale è come il mare dello Stretto, dove le correnti stagionali fanno il bello e il cattivo tempo.

In certe stagioni, gli eventi si guardano in un modo; in altre, non si guardano, o si spacciano per altro.

Gli stessi identici eventi.

Quindi come si fa? Come si è sempre fatto.

Spallucce, sorrisetto e via.

Siamo compari, paisà… 

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