Dall’altra parte della barricata: alle Muse si riflette sull’uguaglianza

Pierpaolo Felicetti presenta il suo libro “Dall’altra parte della barricata” alle Muse. Un dialogo intenso su uguaglianza, disabilità e il potere salvifico della parola

Laruffa - Felicetti – Siclari - Livoti – Cartella

Prosegue l’itinerario culturale dell’Associazione “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria, che domenica scorsa ha ospitato, nella storica sede di via San Giuseppe, la presentazione del nuovo libro “Dall’altra parte della barricata“, di Pierpaolo Felicetti, attivo nel campo del supporto alle persone affette da SLA e membro del Consiglio Direttivo di AISLA Reggio Calabria.

Il libro di Felicetti: poesia strumento di resistenza civile

Il presidente dell’Associazione, Giuseppe Livoti, ha introdotto il testo di Felicetti come una testimonianza profonda dell’articolo 3 della Costituzione Italiana, che sancisce il principio di uguaglianza e dignità per tutti. Nel volume emerge con forza il concetto di “diritto alla vita” vissuto nel rispetto dei valori democratici. Attraverso una scrittura poetica, Felicetti costruisce uno spazio educativo e civile, dove la parola diventa veicolo di speranza e strumento per costruire nuovi modelli di convivenza.

“Dove non vive più parola non rimane che il morire” – scrive l’autore – ribadendo così il valore salvifico della scrittura.

Ernesto Siclari: “Mancano ancora i fatti concreti”

Durante la presentazione è intervenuto Ernesto Siclari, Garante regionale per i diritti delle persone con disabilità, che ha messo in luce le criticità dell’attuale sistema di assistenza: “Le leggi esistono, ma mancano i servizi essenziali, soprattutto nelle aree rurali e marginali. La Regione ha investito in nuove figure istituzionali come la mia per iniziare un cambiamento”. Felicetti – ha concluso Siclari – riesce a rendere visibili queste urgenze attraverso la poesia.

Giuseppe Cartella: “L’utopia è la chiave per un nuovo orizzonte”

Il neuropsichiatra Giuseppe Cartella, primario di Neurologia al Policlinico Madonna della Consolazione, ha offerto una riflessione filosofica partendo dal testo: la disabilità viene letta come una condizione spesso esclusa, che però può essere riconsiderata attraverso una visione utopica. “Senza utopia – ha detto – non si costruisce nulla. Dobbiamo ripartire da una nuova etica e da un’evoluzione della Convenzione ONU del 2006”.

Laruffa: “La poesia oggi è ancora una scelta vincente”

A chiudere la serie di interventi, l’editore Roberto Laruffa ha sottolineato come la poesia possa ancora essere uno strumento editoriale potente, capace di toccare il lettore con autenticità: “Se ci sono contenuti veri, la poesia può parlare a tutti. Il libro di Felicetti lo dimostra”.

Letture e interpretazioni per dare voce al testo

La serata è stata arricchita dalle letture a cura del Laboratorio di Lettura Interpretativa de Le Muse, con le voci di Clara Condello, Margherita Modafferi e Francesca Avenoso. Un momento emozionante, in cui le parole di Felicetti hanno preso vita, guidando il pubblico in un viaggio umano, politico e culturale.

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