Il tarlo di Morgan chiude Reggio Primo Maggio

Un pomeriggio di musica e la chiusura di Morgan con Le Orme hanno suggellato ieri sera il concertone all’Arena dello Stretto

Morgan primo maggio Reggio

È stata affidata a Morgan la chiusura del “Concertone” del Primo Maggio all’Arena dello Stretto. Un pomeriggio di musica con i big della musica italiana, da Patty Pravo a Le Orme, al Ridge di Beautiful Ronn Moss, passando dai giovani talenti, presentati e animati dalla conduzione di Studio54 Network.

Il Tarlo, il messaggio più adatto al 1° maggio

A suggellare il concerto, intorno alle 23:00, l’artista milanese che con “Il Tarlo” (in realtà testo degli anni ’70 del cantautore Fausto Amodei) ha lanciato il messaggio probabilmente più in linea con la festa dei lavoratori.

Un testo, accompagnato da una ballata simpatica, di cui Morgan, per sua stessa ammissione non ricordava le parole, e che, di fatto, parla di maltolto, di plusvalore e diritti negati dei lavoratori, dietro la metafora del tarlo proprietario e la concorrenza degli altri tarli!

Un intenso Morgan, arrivato sul palco con cappello e cocktail, ha poi proseguito con la canzone che ha portato a piazza San Giovanni a Roma al 1° maggio dello scorso anno, “Rutti”, un titolo “rumoroso” per un’invettiva contro il conformismo, la mediocrità e il mercato.

Marco Castoldi ha regalato insomma a Reggio una performance perfettamente nel suo stile – alternandosi tra tastiere e brani, interagendo col pubblico e affidandosi all’improvvisazione, senza una scaletta precisa – conclusa con una versione unplugged di “Gioco di bimba” insieme a Le Orme e tra le battute – “Conosco solo qualcosa di Elvis” – con una strepitosa “Light my Fire” dei Doors.

Primo Maggio: una giornata di riflessione

Un messaggio quello del Primo Maggio ricordato anche dal sindaco Falcomatà che rammenta il grande valore civile della giornata dedicata ai lavoratori. “Il 1° Maggio, Festa dei Lavoratori, è da sempre una giornata dedicata non solo alla celebrazione dei diritti conquistati dalle lavoratrici e dai lavoratori – ha affermato il primo cittadino – ma anche alla riflessione sulle sfide che il mondo del lavoro continua ad affrontare, in tutto il Paese ed al Sud in particolare.

In piazze di tutta Italia si sono tenute manifestazioni, concerti e cortei, in un clima che mescola orgoglio, memoria e preoccupazione per il futuro. Noi lo abbiamo voluto fare con un grande concerto, nella location più bella di Reggio Calabria, tra le più suggestive del Mediterraneo, nel cuore della città, abbracciati dal mare, dal sole, dal tramonto, dalle luci della sera. A distanza di oltre un secolo dalla sua istituzione il significato del 1° Maggio resta profondamente attuale. Una festa del Lavoro e per i Lavoratori”.

“Il nostro impegno – ha concluso Falcomatà – resta quello di poter creare sempre di più maggiori occasioni affinché i nostri giovani e meno giovani, possano contribuire alla crescita e allo sviluppo del nostro Mezzogiorno, partendo da Reggio Calabria, cuore del Mediterraneo. Il 1° Maggio è anche un momento per rinnovare un impegno collettivo: istituzioni, imprese, lavoratori e cittadini sono chiamati a costruire insieme un futuro dove il Lavoro torni a essere sinonimo di dignità collettiva, sicurezza e realizzazione personale. Una sfida non semplice, ma imprescindibile”.

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