"Il viaggio dei Bronzi di Riace" dal mare ai teatri italiani - CULT and Social

“Il viaggio dei Bronzi di Riace” dal mare ai teatri italiani

Domani, 24 settembre al Verdi di Padova, lo spettacolo tra narrazione storica, musica e un pizzico di mistero, con Daniele Castrizio, Fulvio Cama, Saverio Autellitano, Annalisa Insardà e la conduzione di Paolo di Giannantonio

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Dal mare al teatro, anzi ai teatri d’Italia. “Il viaggio dei Bronzi di Riace” approda domani alle 21:00 a Padova nel prestigioso teatro Verdi.

Uno spettacolo, prodotto dall’Accademia dei Caccuriani per la promozione della Calabria e ormai rodato, che ha per protagonista la solita “formazione”, annuncia il noto archeologo reggino, professore dell’università di Messina e grande studioso dei Bronzi, Daniele Castrizio, con il suo solito savoir faire. “Oltre al sottoscritto, il visual designer Saverio Autellitano, il musicista Fulvio Cama, il giornalista Paolo di Giannantonio che conduce il talk show sul palco e Annalisa Insardà l’attrice di Laureana di Borrello che recita alcune parti commoventi”.

Musica, recitazione teatrale, racconto giornalistico, video e anche mistero. Insomma, gli ingredienti ci sono tutti per raccontare la storia dei due grandi guerrieri custoditi nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

Una storia avvincente che, a 52 anni dalla loro scoperta nel mare di Riace, continua ad attirare un pubblico sempre crescente e l’attenzione di studiosi, oltre all’elaborazione di svariate teorie (anche fantasiose!) e accese polemiche.

Su un punto sono tutti concordi: si tratta delle due statue di bronzo più belle del mondo.

E nel viaggio dei Bronzi a Padova, ennesima tappa di uno spettacolo che è partito ad aprile con la prima al teatro Manzoni di Roma (l’ultima è di qualche giorno fa a Pizzo), gli “attori” si soffermeranno sulla storia entusiasmante fatta di scoperte archeologiche e scientifiche, in un mix di arte, mito e persino cronaca.

La performance si avvale degli studi illustrati da Castrizio, che parlerà delle loro origini greche, del loro autore (il noto scultore Pitagora di Reggio), dei restauri, dei rimaneggiamenti, mostrando i risultati delle analisi scientifiche effettuate e dei riscontri ritrovati nella letteratura classica. Riscontri che fanno ritenere ormai, come sostenuto proprio dalla teoria di Castrizio, che le due statue sono i fratelli fratricidi Eteocle e Polinice, due dei quattro figli dell’incesto di Edipo e Giocasta, e che facessero parte di un gruppo di 5 statue, insieme alla madre, alla sorella Antigone e all’indovino Tiresia.

La narrazione sarà accompagnata dai versi dell’attrice Annalisa Insardà, dalla grafica e dagli approfondimenti visual di Saverio Autellitano, dalle musiche e dalle parole del musicantore Fulvio Cama e dalla voce del noto giornalista Paolo Di Giannantonio che animerà la discussione e la parte teatrale, accompagnando gli spettatori lungo il cammino dei due Bronzi di Riace, all’insegna delle atmosfere del mito e della tragedia greca. Con una morale ben precisa e purtroppo attuale: la guerra porta sempre con sé atrocità e va evitata ad ogni costo. E con il messaggio di pace di cui i due guerrieri sono portatori, che è stato custodito per migliaia di anni in fondo al mare!