Malattie rare: l’evento alla chiesa del Carmine

Domani 10 maggio alle ore 18:00, l'evento di sensibilizzazione sulle malattie rare disabilitanti promosso dalla San Camillo Onlus, Jacques de Molai, AziendeItalia per il Sociale e Accademia Templare

evento malattie rare

Sabato 10 maggio 2025, alle ore 18:00, la suggestiva cornice della Chiesa del Carmine a Reggio Calabria ospiterà un importante evento di sensibilizzazione sulle malattie rare disabilitanti, promosso dall’Associazione San Camillo Onlus, in collaborazione con l’Associazione Templare Jacques de Molai, AziendeItalia per il Sociale e l’Accademia Templare.

L’iniziativa mira a promuovere una maggiore consapevolezza su queste patologie complesse e spesso invisibili, che colpiscono milioni di persone nel mondo, ponendo l’accento su aspetti cruciali come la ricerca scientifica, l’accesso alle cure, il supporto alle famiglie e il riconoscimento dei diritti sociali delle persone affette da malattie rare.

Programma dell’evento

  • Data: Sabato 10 maggio 2025

  • Orario: ore 18:00

  • Luogo: Chiesa del Carmine, Reggio Calabria

  • Tema: “Le malattie rare disabilitanti: la ricerca, la cura e gli aspetti sociali e familiari”

Interventi previsti:

  • Francesca La Gatta, giornalista di LaC News24 e autrice del libro “Vita di Cristallo”

  • Anna Cervati, madre e coautrice del libro “Vita di Cristallo”

  • Prof. Eduardo Lamberti Castronuovo, medico e ricercatore

  • Dott.ssa Sara Bottari, animatrice sociale e presidente di AGI 2000

  • Mons. Antonino Vinci, Canonico della Chiesa del Carmine

  • Moderatore: Dott. Giuseppe Puntillo, Vicepresidente dell’Associazione San Camillo Onlus e Presidente di AziendeItalia per il Sociale

L’incontro vuole dare voce alle famiglie, ai professionisti sanitari e agli operatori del sociale, stimolando una riflessione profonda su come la società può rispondere concretamente alle esigenze delle persone con malattie rare.

Invito aperto alla cittadinanza

L’ingresso è libero e aperto a tutta la comunità. Cittadini, associazioni, studenti, operatori sanitari e media locali sono invitati a partecipare e a diffondere l’invito. Ogni presenza rappresenta un passo avanti verso una maggiore inclusione e consapevolezza, contribuendo a rompere il silenzio che spesso circonda queste patologie.

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