Mimmo Cavallaro torna con “Lu jornu di la stati”: un inno d’amore che unisce tradizione e nuove sonorità
Il nuovo singolo di Mimmo Cavallaro in collaborazione con Vincenzo Oppedisano è già disponibile su tutte le piattaforme digitali. Una dichiarazione d’amore che mescola le sonorità della tradizione a nuove sperimentazioni dal respiro mediterraneo
Un giorno d’estate che profuma di Calabria. Un brano che nasce da un cassetto pieno di ricordi e prende vita in un incontro musicale inedito. Si intitola Lu jornu di la stati il nuovo singolo di Mimmo Cavallaro, uscito alla fine di giugno su tutte le piattaforme digitali. Una canzone che è molto più di una melodia estiva: una vera celebrazione della donna, un omaggio alle radici calabresi con un passo, al contempo, verso nuovi orizzonti sonori.
“Non avevo programmato di far uscire un singolo – racconta Cavallaro – ma questo brano era da tanti anni nel cassetto e ho sentito che era il momento giusto per farlo vivere”.
Il nuovo singolo arriva a meno di un anno da Mirjiu, l’album che ha segnato il ritorno discografico del più autorevole interprete della musica popolare calabrese, con undici brani in dialetto e uno in italiano e collaborazioni con artisti come Marcello Cirillo, Antonella Ruggiero e il rapper reggino Kento. Un omaggio alle radici e alla continuità che caratterizza la musica di Cavallaro che ora con Lu jornu di la stati, mostra di non temere la sperimentazione e di saper trovare sempre nuove strade per raccontare la Calabria.
Un inno all’amore e all’amata
Lu jornu di la stati è un testo intriso di sentimenti potenti. “E’ la manifestazione d’amore di un ragazzo che paragona la propria amata a un bellissimo giorno d’estate e ad una perfezione quasi divina, visto che è capace di parlare con i santi, gli angeli e la Madonna” spiega Cavallaro.
“Come Beatrice per Dante, c’è l’esaltazione della donna, quale essere straordinario, idilliaco, tipica della cultura rurale calabrese. Una rappresentazione che va al di là della bellezza, evidenziandone la spiritualità e le qualità più profonde che vanno oltre la sfera umana”.
La collaborazione con Vincenzo Oppedisano: un ponte tra mondi diversi
Se l’anima del brano è quella della tradizione, il suo vestito sonoro è frutto di un incontro inatteso. Ci sono infatti le percussioni di Alfredo Verdini, i cori di Arianna Cavallaro (figlia del cantante), mix e master di Alessandro Luvarà. Mentre per gli arrangiamenti e la registrazione degli strumenti, Mimmo Cavallaro ha voluto al suo fianco Vincenzo Oppedisano, musicista affermato, dal percorso molto più “rockettaro”, dal 2009 arrangiatore e strumentista di diverse band della Ionica e dal 2012 membro dei Quartaumentata, prima in veste di chitarrista e poi di bassista.
“La collaborazione è nata per caso”, racconta Oppedisano. “Mimmo mi ha fatto ascoltare un testo, con il suo giro di accordi, che aveva nel cassetto da anni e che voleva sviluppare, dargli una veste nuova. Io vengo da un mondo musicale molto diverso dal suo, ma c’era il piacere di lavorare insieme e l’entusiasmo di collaborare con lui e, quindi, abbiamo trovato un punto di incontro”.
Nel brano convivono chitarre elettriche, acustiche e basso. “Non ci sono gli strumenti tipici calabresi, né lire, né organetti e neanche la chitarra battente”, aggiunge Oppedisano. “Per dare un tocco più mediterraneo abbiamo inserito un bouzouki, tipico della tradizione greca, che fa venir fuori quei riff che contraddistinguono il pezzo dandogli un carattere un po’ orientale. Un tocco speciale, poi, è stato dato dall’e-bow, un effetto per chitarra elettrica che, tramite dei magneti fa andare in risonanza i pick-up della chitarra, creando feedback infiniti sulle note e un effetto sonoro particolare. È lo stesso effetto che usava David Bowie nei suoi pezzi negli anni ’70-’80 per intenderci” spiega Vincenzo Oppedisano.
Così dallo “scontro” tra due mondi musicali differenti, “è venuta fuori una splendida collaborazione. Si è trovato un punto d’incontro che, senza stravolgere l’identità musicale di Mimmo, perché il pezzo è molto caratterizzante, ci ha consentito di usare strumenti che abbracciano una sperimentazione silente. E ad un orecchio attento non sfugge di certo”.
Un’estate di concerti e videoclip in arrivo
Nel frattempo, per chi vuole ascoltare “Lu jornu di la stati”, Mimmo Cavallaro ha già iniziato il proprio tour 2025 con un fitto calendario di concerti in programma per tutta l’estate, con date in Calabria, in Campania e due eventi speciali al Nord: a Santena (Torino) e al Festival Colori Sapori e Musica di Pieve Emanuele (Milano). Il brano, ad ogni modo, è disponibile su tutte le piattaforme digitali ed è in fase di realizzazione anche il videoclip ufficiale, che dovrebbe uscire entro fine luglio con la collaborazione di un cast di attori (come già avvenuto per “La simenza di la vita”).
“Al momento è ancora tutto in fase embrionale – spiega Cavallaro – ma l’idea è quella di creare un racconto visivo che esalti la poesia della canzone”. Una canzone che profuma di Calabria ma anche di Mediterraneo, che parla d’amore, radici, bellezza e divino, in un mix tra tradizione e futuro, grazie anche al potere della musica che unisce.