Progetto Sette funivie a Reggio: “una svolta epocale”

L'endorsement del founder di Spinoza e presidente di Reggio Impresa, Sasha Sorgonà, sul progetto "Sette Fiumare per Sette Funivie" lanciato dall'imprenditore Pino Falduto

“Il progetto ‘Sette Fiumare per Sette Funivie’ non può lasciare indifferente chi vuole credere nella crescita sociale ed economica di Reggio Calabria. L’idea è potenzialmente una svolta epocale, con un impatto diretto su turismo, economia locale e occupazione giovanile”. Queste le parole di Sasha Sorgonà, founder di Spinoza – La Fabbrica del Futuro e presidente di Reggio Impresa, nei confronti del progetto lanciato dall’imprenditore Pino Falduto.

“Rilanciamola con tutte le nostre forze – esclama Sorgonà – questa infrastruttura potrebbe essere un tassello importante per trasformare Reggio da città di passaggio a destinazione turistica di livello internazionale”.  

Reggio Calabria: tesoro turistico ancora poco sfruttato

I dati sono chiari, illustra il giovane imprenditore: “La Calabria ha registrato 9 milioni di presenze turistiche nel 2023, ma secondo i dati della Regione Calabria i visitatori si fermano in media solo 2,8 giorniL’occupazione nel settore turistico è ferma al 9%, contro il 15% della media nazionale, segno di un potenziale inespresso”.

“La nostra terra – prosegue – ha un potenziale straordinario, e un progetto del genere è concreto e utile per trattenere i giovani e attrarre investimenti”.

Le funivie, pertanto, sottolinea Sorgonà, “non sarebbero solo un’attrazione turistica: rappresenterebbero un’opportunità per decine di imprese e per migliaia di giovani che oggi sono costretti a lasciare la Calabria in cerca di lavoro”.

L’impatto dell’opera

Le ricadute economiche di tale progetto sarebbero diverse, rincara il founder di Spinoza: la realizzazione delle funivie potrebbe portare sicuramente ad un aumento del flusso turistico annuo, con una crescita dell’indotto locale, oltre a un incremento nelle prenotazioni alberghiere nelle zone connesse al circuito nonchè all’apertura di nuovi ristoranti, all’implementazione di servizi outdoor e all’assunzione di guide turistiche.

“Un’infrastruttura come questa catalizzerebbe investimenti privati e potrebbe essere sostenuta da fondi europei” evidenzia Sorgonà. “Reggio Calabria deve smettere di inseguire le opportunità perse: servono scelte coraggiose per costruire un futuro sostenibile e attrattivo per chi oggi è costretto a partire”. Insomma, conclude “un’opera sostenibile da concretizzare per non rimanere solo spettatori mentre le altre città italiane e del Mediterraneo investono in progetti innovativi”.

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