Reggio riscopre la memoria del Brefotrofio

Il progetto avviato dalla Città Metropolitana per ricostruire la memoria storica dell'ex Brefotrofio di Reggio Calabria, oggi palazzo della Cultura

palazzo crupi

La Città Metropolitana di Reggio Calabria, su impulso del consigliere delegato alla Cultura Filippo Quartuccio, ha avviato un ambizioso progetto di recupero della memoria storica dell’ex Brefotrofio provinciale, oggi Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi”. Il titolo dell’iniziativa è eloquente: “Il Brefotrofio di Reggio Calabria tra storia e rinascita. Memoria ritrovata”. L’obiettivo: restituire dignità e visibilità alla storia dell’infanzia istituzionalizzata e valorizzare un luogo carico di significato, trasformato da spazio di accoglienza per bambini abbandonati a centro di cultura e legalità.

Un luogo simbolico tra passato e presente

«Vogliamo ricostruire la storia e la memoria non solo di un luogo, ma anche delle persone che vi hanno vissuto – ha dichiarato Quartuccio –. Ogni ricordo è un tassello fondamentale per comprendere e valorizzare il nostro passato».

L’ex Brefotrofio, oggi sede di mostre e attività culturali, è stato testimone di vicende drammatiche ma anche di trasformazioni profonde. Da ricovero per neonati abbandonati, è diventato custode di opere d’arte confiscate alla criminalità organizzata, divenendo simbolo di rinascita sociale e civile.

Un archivio della memoria per restituire identità e storie

Il progetto prevede la creazione di un archivio digitale e fisico della memoria del Brefotrofio. Saranno raccolti documenti, fotografie, testimonianze orali, materiali d’archivio provenienti da archivi civili, ecclesiastici, biblioteche e registri storici.

Un appello è stato rivolto alla cittadinanza, agli ex ospiti e ai loro familiari, alle scuole, all’università e alle associazioni locali affinché contribuiscano con ricordi, foto e documenti. Tutto il materiale raccolto sarà digitalizzato, catalogato e restituito ai legittimi proprietari, ma anche valorizzato attraverso eventi pubblici e iniziative culturali.

Mostre, incontri e memoria condivisa

Il cuore dell’iniziativa sarà una mostra temporanea (fisica e virtuale) ospitata all’interno del Palazzo della Cultura. A questa si affiancheranno eventi pubblici, conferenze, letture teatrali, e la pubblicazione di un memoriale che racconterà la genesi e l’evoluzione storica della struttura.

La mostra Trentatré stelline

Un precedente significativo è stata la mostra “Trentatré stelline”, che ha ricordato le vite spezzate di 14 nutrici, una monaca e molti bambini morti nel bombardamento del Brefotrofio nel 1943. Il nuovo progetto intende ampliare questa memoria collettiva, restituendo voce a tante altre storie dimenticate.

Invito aperto per riscrivere la storia del Brefotrofio

Il progetto coinvolge un ampio partenariato istituzionale: Città Metropolitana, Comune di Reggio Calabria, Archivio di Stato, Università Mediterranea, Ministero della Cultura, scuole e associazioni.

Quartuccio ha sottolineato l’importanza di un impegno collettivo: «Serve uno sforzo condiviso per ricostruire una pagina di storia cittadina che rischia di essere dimenticata. Il Palazzo della Cultura può diventare un luogo di dialogo intergenerazionale, memoria attiva e partecipazione civica».

Il progetto è aperto a tutti: chiunque abbia vissuto, conosciuto o custodisca ricordi legati al Brefotrofio è invitato a contribuire. Presso il Palazzo della Cultura sarà attivo un punto raccolta per il materiale da acquisire e digitalizzare.

«Facciamo appello ai reggini – ha concluso Quartuccio – affinché ci aiutino a riannodare i fili della memoria di un luogo che ha accolto centinaia di bambini e oggi è diventato un simbolo di cultura, legalità e rinascita».

Share via