Si conclude il progetto “I Walk the line” al Cilea
Al Teatro Cilea l'evento finale che ha coinvolto studenti e partner. Per il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà: “Chiudiamo con i ragazzi nel luogo della Cultura. Lavoreremo per far proseguire questo progetto”
Il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha partecipato al Teatro Cilea di Reggio Calabria, all’evento conclusivo del progetto ‘I walk the line’, promosso dalla Città Metropolitana e finanziato dal Ministero dell’Interno attraverso i fondi Pon/Poc legalità 2014-2020. Una mattinata dedicata al resoconto di tutta l’attività avviata nel 2023 e rivolto a ragazzi e ragazze in età compresa tra i 14 e 25 anni dell’area metropolitana, per offrire occasioni formative/informative che possano stimolare la loro curiosità nell’approfondimento di specifiche tematiche con le quali non hanno possibilità di confrontarsi e rapportarsi.

Tra le altre finalità: favorire occasioni di incontro e di socializzazione tra i destinatari con gruppi di coetanei e associazioni/organismi vari; offrire ai destinatari l’opportunità di accostarsi alla società e al prossimo, in modo nuovo, con uno stile fondato sui valori della legalità, della responsabilità e della solidarietà; conoscere il contesto socio-economico in cui i destinatari risiedono favorendo la ricerca attiva del lavoro mediante la fruizione dei servizi e delle opportunità che gli Enti pubblici e privati offrono, valutando le opportunità occupazionali; contrastare il bullismo e la dispersione scolastica. Nel corso di questi mesi dal punto di vista istituzionale il progetto è stato seguito e supportato dal vicesindaco metropolitano, Carmelo Versace e dal consigliere metropolitano delegato Domenico Mantegna. Ad accompagnare la giornata conclusiva era presente anche il Ministero dell’Interno, rappresentato dal viceprefetto Pierfrancesco Atzori, responsabile Area 1 fondi europei.

Introdotto dalle relazioni del Rup del progetto, Giuseppe Agliano, dalla coordinatrice del progetto Rita Leuzzi e coordinato dalla dirigente metropolitana e responsabile del progetto, Domenica Catalfamo, l’evento del Cilea si è caratterizzato anche per il clima di festa, introdotto dalla musica dell’Orchestra giovanile dello Stretto, diretta dal maestro Alessandro Monorchio.

Durante la cerimonia sono state evidenziate le esperienze maturate in tutti questi mesi di progetto, premiati gli enti e coinvolte. Gli utenti nell’edizione Pon sono stati 1.027, quelli coinvolti nell’edizione Poc sono stati 1.817, i tirocini avviati nel 2025 sono 47. Tra scuole, gruppi appartenenti e cooperative, i partner coinvolti in questa edizione sono stati 36, gli eventi organizzati sul territorio sono stati 10. Contestualmente sono stati attivati due sottoprogetti mirati: uno affidato all’associazione ‘Nuova solidarietà’, denominato ‘communiyCare’ finalizzato agli stereotipi di genere e la comunicazione sociale attraverso i social media; il secondo alla cooperativa ‘Collina del sole’, denominato ‘Antichi saperi e mestieri’, finalizzato all’autonomia e all’orientamento. In platea presenti anche i rappresentanti degli enti, delle istituzioni, delle associazioni e aziende partner del progetto: il sindaco di San Roberto Antonino Micari, i dirigenti scolastici del polo tecnico ‘Righi-Boccioni-Fermi’, Annamaria Cama, e del Liceo ‘Gulli’, Francesco Praticò, il presidente dell’associazione ‘Abaki’, Alessandro Cartisano, e la responsabile del gruppo appartamento ‘Il focolare’, Annamaria Branca; i titolari dello studio tecnico Natale Praticò e della Compagnia della bellezza Gaetano Repaci. Anche il mondo dello sport non ha fatto mancare il proprio supporto, con gli atleti della Reggina 1914, pallacanestro Viola, Domotek Volley, la polisportiva Futura C/5, l’Asd Basket in carrozzina e la Reggina Uic Torball. “Chiudiamo in bellezza nel luogo principe della cultura cittadina”.

Per il viceprefetto Atzori “Questo è un progetto importante perché dimostra come la Comunità Europea non sia semplicemente una realtà astratta, ma consente di riportare sul territorio, ai cittadini, un messaggio concreto di solidarietà sociale, di inclusione anche in contesti a rischio di devianza. Averlo svolto a Reggio Calabria significa anche aver avuto la dimostrazione dell’affidabilità di un Ente locale capace di averlo sviluppato attivamente”.