Stiamo Strette alla Bottega delle Terre del Sole
Oggi pomeriggio il firma-copie delle autrici della Collettiva Strettese nella bottega equosolidale di via Torrione per testimoniare che il mare può dividere, travolgere ma anche unire e dare vita
Il mare che divide e travolge. Il mare che unisce e dà vita. E’ il fil rouge emerso oggi pomeriggio in occasione dell’incontro con la CollettivA Strettese per il firma-copie dell’antologia di racconti Stiamo Strette alla Bottega delle Terre del Sole di via Torrione a Reggio Calabria.
Il mare che dà, il mare che toglie
“La nostra bottega equosolidale, gestita da un team di donne, è una realtà nata ormai più di 8 anni fa, e rappresenta sia un’opportunità lavorativa che per praticare un consumo critico ma anche, come stiamo facendo oggi, per presentare dei libri nell’ambito dell’iniziativa ‘Un libro in bottega‘, nata anche grazie alla collaborazione con Città del Sole Edizioni” ha esordito Laura Cirella.
“Quello che volevo condividere con voi però è una coincidenza – ha proseguito la Cirella rivolgendosi alle autrici – a sinistra c’è il vostro libro sullo Stretto e a destra un pezzo di relitto, una parte originale del relitto della strage a Steccato di Cutro”.
La bottega infatti ha aderito alla staffetta che vede coinvolte decine di altre botteghe equosolidali in tutta Italia, facendo viaggiare questo frammento di legno quale testimonianza e ad imperitura memoria di quell’immane tragedia del naufragio del febbraio 2023 dove persero la vita circa 100 migranti.
“Il mare quindi, i flutti, le onde, gli abissi, c’è qualcosa che accomuna Il tema del vostro libro e questo relitto che stiamo ospitando in bottega insieme a un diario di bordo, dove poter lasciare un messaggio. Questo per dire che il mare, il nostro mare, il Mediterraneo può essere un luogo incredibile d’ispirazione per la creatività e la poesia, ma anche un luogo dove le persone hanno trovato la morte. Allora in questa dialettica tra vita e morte, in questo scontro tra la vitalità dei vostri versi e la memoria di chi non c’è più, mi piace pensare che il Mediterraneo possa essere soltanto un luogo generativo di poesia e vita per tutti” ha concluso Laura Cirella dando la parola alle autrici.
Stiamo Strette per “Un libro in bottega”
Proprio il mare che unisce e dà la vita è il protagonista dei racconti delle 17 scrittrici strettesi.
Calabresi e siciliane che amano questo piccolo lembo del mare Nostrum, lo Stretto e lottano per ribellarsi verso ciò che può devastarlo: il ponte.
E lo fanno con le armi che sanno usare bene, i versi, le parole, unendo le due sponde “attraverso narrazioni plurali e incarnate, affermando il diritto di scegliere per i propri territori geografici e umani” scrive Claudia Fauzia nella prefazione.
Proprio come la magia della Fata Morgana che dall’abisso del suo regno ogni tanto fa capolino per mostrare chimere da poter quasi toccare, così le donne strettesi scelgono di accomunare le due sponde in un unico respiro. Questo è Stiamo Strette (curato da Tiziana Calabrò ed Eleonora Scrivo ed edito da Città del Sole). Il mare che diventa poesia, il mare che unisce, appunto.
Dopo il firma-copie di oggi, la CollettivA viaggerà con il suo atto d’amore verso la presentazione di martedì 29 aprile alle 17:00 al Castello Aragonese, nell’ambito del festival Balenando in Burrasca.