Stignano, il paese verticale che sembra un presepe
Origini, cultura e bellezze del "paese verticale" che ha dato i natali a Tommaso Campanella e dove il tempo si arrampica tra vicoli, storia e meraviglia
Sospeso tra cielo e Ionio, Stignano è uno di quei luoghi che sembrano sfuggire alle mappe del turismo di massa, ma che incantano chiunque vi metta piede. Qui, in questo piccolo borgo della Locride, le case si arrampicano sulla collina come se volessero toccare le nuvole, e ogni gradino, ogni vicolo, racconta una storia fatta di pietra, silenzio e meraviglia. È il “paese verticale”, dove il tempo scorre lento e la bellezza si nasconde nei dettagli.
Origini antiche tra leggenda e realtà
Le radici di Stignano affondano nell’epoca bizantina, con prime testimonianze scritte che risalgono al 1121. Il nome, forse derivato dal greco stenòs (“stretto”) o dal latino Stenianum, rivela un passato legato a piccole comunità agricole e a dominazioni che si sono succedute nei secoli, lasciando tracce ancora oggi visibili nell’architettura e nella cultura locale.
Oltre che al grande filosofo Tommaso Campanella, il paese diede i natali anche al pittore Francesco Cozza, noto per i suoi capolavori che abbelliscono molte chiese di varie città d’Italia. Diviso tra una fascia costiera sullo Ionio e un tratto collinare che domina dall’alto la valle dello Stilaro e dell’Allaro, Stignano è luogo dalla bellezza senza tempo, teatro di feste e tradizioni folkloristiche.
Il fascino segreto della Festa dei Vicoli
Tra le tradizioni di Stignano c’è la celebre “Festa dei Vicoli” (nota anche come “A Fera da Mpetrata”), che ogni estate trasforma il paese in un palcoscenico a cielo aperto. Le sue stradine si accendono di musica popolare, profumi di cucina tipica e danze tradizionali. È un’occasione unica per scoprire il cuore pulsante del borgo e vivere l’autenticità della Calabria più genuina, in un’atmosfera sospesa tra passato e presente.
Villa Caristo: un barocco da cartolina
Villa Caristo (fonte pagina Facebook omonima)
Una passeggiata per Stignano non può esimersi dal visitare, nella frazione di Scinà, Villa Caristo, una delle dimore storiche più affascinanti dell’intera regione.
Costruita nel XVIII secolo, è un capolavoro del barocco calabrese, immersa in giardini all’italiana di rara bellezza.
Inserita anche in una serie filatelica dedicata alle ville d’Italia, Villa Caristo è oggi uno dei luoghi simbolo del patrimonio artistico della Locride.
Castello di San Fili: tra storia e panorama
Poco distante dal centro, il Castello di San Fili – o “Casino di San Fili” – racconta una storia fatta di strategia e prestigio nobiliare.
Costruito nel Settecento dal capitano e patrizio stilese Giuseppe Lamberti, presenta una pianta triangolare con torri angolari, e un panorama mozzafiato che abbraccia la costa ionica.
Non solo fortificazione, ma anche residenza, oggi rappresenta un raro esempio di architettura difensiva calabrese.
La casa natale di Tommaso Campanella
Stignano è anche la patria di uno dei più importanti pensatori italiani del Rinascimento: Tommaso Campanella.
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Filosofo, teologo e poeta, nacque qui nel 1568.
La sua casa natale è una semplice costruzione in pietra che conserva la memoria dell’autore della celebre Città del Sole, tra utopie, sogni e ribellioni.
Stignano, il paese verticale
A fare di Stignano un luogo davvero unico è la sua struttura urbanistica. Il borgo è disposto su più livelli, incastonato nella roccia e collegato da scalinate, archi e stretti passaggi. È proprio questa conformazione, con una struttura verticale unica al mondo, che gli ha conferito il soprannome di “paese verticale”, un termine che riassume perfettamente l’anima della sua architettura e della sua storia.