Antonimina e I Petri

Il borgo reggino è incantato da rocce misteriose e stravaganti che hanno dato vita ad affascinanti leggende che hanno per protagonisti Gesù e gli Apostoli

tre pizzi

Narrano le leggende che Gesù e gli apostoli, si trovarono a passare dalla provincia reggina e, precisamente, da Antonimina, il cui nome sembra derivare dall’estrema vicinanza al mar Ionio, o dal fatto che, nella stagione primaverile, il paese si trasforma in un vero e proprio campo fiorito.

Ma la caratteristica principale di Antonimina, capace di destare l’interesse del maestro e dei discepoli, è la presenza di enormi macigni dalle forme stravaganti. 

Si racconta, infatti, che, mentre diffondevano la buona novella, traversando il paese, Gesù e gli apostoli furono subito incuriositi da una pietra che somigliava a un dente e che si chiamava, appunto, ‘u Denti da Magara. 

Stagliata su un luogo solitario, era la meta preferita da una maga che lì si recava a tessere e filare, finché un giorno un contadino passando di là le recò offesa e lei gli lanciò una maledizione, così nessuno osò più avvicinarsi.

Poco più avanti videro altre due strane pietre, una nota come ‘a Petra da Morti, perché pare che un pastore fosse precipitato dalla sua vetta nel tentativo di salvare una pecora, e l’altra come ‘a Timpa Russa, le cui striature rossastre erano in realtà il sangue di due persone che lì avevano trovato la morte.

Proseguendo lungo il cammino, i tredici intravidero ‘a Petra Scritta, con sopra impresse le parole Terno Monimento, un avvertimento dei briganti che lì nascondevano i propri bottini, e, infine, ‘a Petra i san Mauro, dove, un tempo, si recavano sempre due fratelli a riposare.

Giunti lungo la fiumara ‘a Principissa, san Pietro iniziò a lamentarsi che era l’unico a non avere un monumento in proprio onore e, colto da un’idea improvvisa, alzò lo sguardo verso la spoglia collina sovrastante, afferrò una pietra dal greto del fiume e la lanciò in alto. Il sasso saltellò per tre volte, prima di depositarsi in cima, dando origine ad una roccia a tre punte e Pietro fu soddisfatto.

Ancora oggi, le suggestive formazioni rocciose indicate dagli abitanti come I Petri, dominano il paesaggio di Antonimina, ma quella che desta maggior curiosità e rispetto è proprio Tre Pizzi, detta anche Pietra di san Pietro in onore dell’apostolo.

La gente dice che chi riuscirà a saltellare da una vetta all’altra del monte vedrà spuntare dal nulla una chioccia con dodici pulcini d’oro che lo renderà ricco per sempre.

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