C’eravamo tanto amati è la rubrica di Antonio Calabrò che parte dal cinema per spaziare su vari orizzonti. Insomma, racconta storie. Storie gloriose (a volte no ma pur sempre storie) su Reggio e la sua gente…
31 dicembre 1924: a Reggio Calabria si sparse la notizia che il Duce era finito e con lui il fascismo. Non si
[...]Tutto troppo togo. Paradossalmente, pur lavorando di più e con tanti soldi in meno, il tempo libero da
[...]C’era una linea di autobus che percorreva incessantemente la città da nord a sud e viceversa e che per gli
[...]Reggio ha una forte tradizione musicale, anche se a livello nazionale ha espresso pochissimi artisti degni di
[...]Frida era una cagnolina di razza Setter Gordon nera con poche striature biancastre, gli occhi vispi delle
[...]Settembre 1971. Il vecchio pescatore aveva da poco messo la barca in acqua, e remando con vigore aveva
[...]Il cielo atterra a Piazza Indipendenza e Reggio Calabria, per una notte, sarà la Broadway d’Italia. Il
[...]Forza apriamo argomenti a casaccio, e poi tuffiamoci nella mischia, ‘ngiuriamundi i tutti i maneri, facimu
[...]Dopo cene e pranzi pantagruelici, il Natale era soprattutto riunirsi attorno ad un tavolo e giocare: su
[...]La prima regola del Natale era “siate più buoni”, che sintetizzava, in modo efficace, i motivi autentici
[...]Sono anche gli oggetti di uso comune a tracciare le linee della storia, oggetti che sembravano eterni ed
[...]Per i giovani reggini fino a trenta anni fa corteggiare era un dovere, oltre che un diritto. La mattina prima
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