C’eravamo tanto amati è la rubrica di Antonio Calabrò che parte dal cinema per spaziare su vari orizzonti. Insomma, racconta storie. Storie gloriose (a volte no ma pur sempre storie) su Reggio e la sua gente…
Il telefono portatile non è più un semplice telefono ormai da un pezzo. Dal disco circolare degli strumenti
[...]Reggio, da un paio di secoli e fino alla fine degli anni ’70 del ‘900, era disseminata di putìe di vino,
[...]Quasi al centro del Corso Garibaldi c’è piazza Camagna, con al centro la statua dell’onorevole Biagio
[...]Durante la Prima Guerra Mondiale, a Reggio Calabria città ben lontana dal fronte principale, si verificarono
[...]Nel 1943 l’intera provincia di Reggio Calabria venne bombardata più e più volte dagli aerei alleati, che
[...]Metti un tramonto di quelli che lo Stretto ci regala con generosità, con quei pastelli e la risacca di
[...]Mi sono posto un problema: ma cosa vuol dire “bene immorale”? La domanda andrebbe affrontata da menti
[...]Mare, tempo di vacanze, sapore di sale, corpi seminudi, allegria, amorini che si giurano l’eternità e già
[...]I nostri amici matti sono lo specchio delle disavventure di ciascuno di noi. Perché in ognuno c’è il
[...]La copertina di “C’era una volta a Reggio” – Laruffa Editore – è un acquarello di Pasquale
[...]1942, 21 agosto, ore 6,25 del mattino, cortile di Forte Bravetta, periferia di Roma. I passi del plotone,
[...]Zeus si era stancato dell’insolenza e della protervia degli umani, e in particolar modo dei Frigi, che si
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