C’eravamo tanto amati è la rubrica di Antonio Calabrò che parte dal cinema per spaziare su vari orizzonti. Insomma, racconta storie. Storie gloriose (a volte no ma pur sempre storie) su Reggio e la sua gente…
C’è evoluzione in tutto, la linea a volte arretra come nelle onde sinusoidali, ma poi riprende a salire,
[...]A molti reggini piace ridere e a tantissimi piace far ridere. Umorismo caustico e spesso surreale, sfottò e
[...]Reggio è colpita dalla maledizione del cielo di aprile. Ogni volta che questa maledetta primavera, giunta
[...]Pasquetta, e l’allegria. La notte prima io non dormivo mai, per l’entusiasmo, che era quello solido dei
[...]Che poi a Reggio – e meno male – sopravvive quest’uso dei dolci domenicali, tanto radicato e
[...]A Reggio c’è un vecchio modo di dire che ancora resiste, nonostante la neolingua, e che viene usato per
[...]Una città con duemilaottocento anni di storia custodisce eventi, fatti, personaggi in quantità, i più
[...]Nei secoli del Rinascimento e del Barocco in Calabria impazzava il più intellettuale degli sport: gli
[...]A scuola si andava sempre. Fin quando frequentai le medie cominciava il Primo ottobre, poi cominciò la
[...]C’era questa spiaggia, Calamizzi, che aveva una sabbia sottile ed emanava un profumo delicato, denso di
[...]La mia prima maschera da Carnevale fu Zorro. Mi causò una tristezza cosmica, tranne per la spada di gomma
[...]Scherzare e ridere era obbligatorio, anche se la vita era un’angoscia perenne di mancanze e privazioni,
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